Rimini | Primarie Pd, Marchioni: I miei cinque anni a Roma in costante rapporto con le amministrazioni locali
“Quello degli ultimi cinque anni è stato un lavoro che è cresciuto attraverso il rapporto costante con amministrazioni, cittadini, circoli, associazioni, le realtà del nostro territorio”. Più che in vista dell’anno nuovo i bilanci Elisa Marchioni li fa in attesa dell’apertura delle urne di domenica, il giorno delle primarie del Pd per il listino regionale delle prossime politiche.
“Sono contenta di alcune cose. Ho fatto un’esperienza importante – racconta la parlamentare riminese del Pd con l’88,5 per cento di presenze in aula – in un momento non facile della politica. L’ho fatto a modo mio, non sono cambiata, non sono scesa a compromessi. Mi sento di aver fatto onestamente quello che avrei dovuto”. Cita l’articolo 54 della Costituzione, quando dice che “soprattutto se si ricopre un ruolo pubblico, il proprio dovere va compiuto con disciplina e onore. Ecco, io credo di aver fatto ogni giorno ciò che dovevo con disciplina e onore. Certo avrei voluto fare di più, ma io ero al’opposizione e i margini per portare a termine tutto quello che avrei voluto sono stati molto ridotti”.
Secondo la Marchioni, c’è da andare avanti, quindi. “Mi ricandido alle primarie perché credo di avere acquisito strumenti di lavoro in termini di esperienza che mi aiuteranno a essere più efficace e incisiva. Un’esperienza che io vorrei spendere nei settori e nelle questioni irrisolte che più interessano Rimini, dal turismo al demanio, dalle infrastrutture ai trasporti. Per l’altavelocità, la sicurezza e servizi per i cittadini c’è ancora da lavorare”.
A poche ore dal ‘giorno del giudizio’ la preoccupazione di Elisa Marchioni è che si capisca come si è mossa nei cinque anni precedenti a Roma. “Mi sono dedicata a lavori che potessero passare piuttosto che a sottoscrivere 200 leggi sapendo che non sarebbero mai passate. Ho cercato di essere concreta e operativa”. E soprattutto, sottolinea, “ho cercato di fare il mio lavoro in aula e in commissione ed essere presente sul territorio. Ho incontrato tutti, non ho detto no a nessuno, ed ero anche sola a farlo, perché prima, con i collegi uninominali da Rimini arrivavano a Roma due deputati (e un senatore). Ho favorito soprattutto l'incontro tra gli enti locali e i ministeri”. Tra quelli che considera fiori all’occhiello, il passaggio dei comuni della Valmarecchia, il lavoro ai disegni di legge sui buoni vacanza e sulle banche del tempo, i chiarimenti chiesti sui rapporti tra Italia e San Marino, ecc.